A proposito della collezione Arte e Progetto, Enrica Acuto Jacobacci ha detto: “Pensare all’arte come a qualcosa che cresce e si sviluppa in sintonia con i nostri ambienti di lavoro è stata la scintilla che ha dato il via a questa corporate collection. La scelta di una sede non è solo una operazione immobiliare o non consiste soltanto nell’individuare degli spazi adatti per lavorare, ma è una ricerca coerente con il vissuto dell’azienda e il suo posizionamento, con il contesto economico-sociale e il momento storico, con la città in cui si trova. Jacobacci & Partners ha ormai 13 sedi in Europa. E proprio la scelta delle sedi è stata l’occasione che ha permesso di innescare un progetto con l’arte a partire dai nostri ambienti di lavoro. Il desiderio non è soltanto quello di arricchire gli spazi con la presenza di opere d’arte, ma è soprattutto quello di avere intorno a noi la creatività, di ‘vivere’ l’immaginazione, di condividerne l’energia e la bellezza, di trovare ispirazione e anche sviluppare il nostro spirito critico. Da una sede all’altra, l’arte è qualcosa che dialoga con noi ma anche con il mondo con cui ci relazioniamo, facendo da specchio a quelle idee che tuteliamo e valorizziamo con il nostro lavoro quotidiano. Ho condiviso questo pensiero con Elena Re, e insieme abbiamo individuato una nuova idea di collezione.”

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Enrica Acuto Jacobacci e Elena Re, davanti alle opere di Mario Cresci dalla serie Omaggio all’Ingegno. (foto di Daniela Foresto)