Oggi giorno per le piccole e medie imprese riuscire a registrare e, successivamente, proteggere in maniera adeguata i diritti derivanti dai beni di proprietà intellettuale come marchi, disegni industriali, brevetti o modelli d’utilità è molto importante. Tuttavia, soprattutto per quel che riguarda i brevetti o modelli d’utilità, non sempre è facile riuscire a trovare la strategia migliore né tantomeno conoscere quali sono le procedure da seguire per ottenere una protezione adeguata. Di seguito potrete trovare alcune informazioni di base e molto importanti da conoscere.

1. Cos'è un brevetto? Invenzione, modello di utilità e design

All'interno della categoria dei cosiddetti “diritti di proprietà industriale” sono compresi anche il brevetto, il modello di utilità e il disegno. 

  • Il brevetto consiste in una protezione che viene concessa alle invenzioni che rappresentano una soluzione nuova, originale ed innovativa. Attraverso la registrazione del brevetto la legge conferisce al suo titolare un diritto di esclusiva per un periodo limitato di tempo (generalmente 20 anni). 

  • Il modello d’utilità consente al suo titolare di proteggere la forma di un prodotto che sia in grado di dare al prodotto stesso una particolare utilità o comodità di applicazione e/o d’impiego: un esempio di scuola di modello d’utilità è il pallone “Tango” registrato dall'Adidas nel 1978 in occasione dei mondiali di calcio. A differenza del brevetto, con il modello d’utilità si concede un diritto di esclusiva per un periodo di 10 anni.

  • Il disegno industriale consiste nella protezione della forma di oggetti destinati a una produzione industriale a patto che lo stesso sia nuovo e possegga carattere individuale, ossia non sia simile ad altri disegni simili già presenti sul mercato. La protezione di un disegno registrato è di 5 anni rinnovabili fino ad un massimo di 25 anni.

Avete avuto un’idea, ma adesso come fate a metterla a sistema e a farla  fruttare? Con questa checklist non vi perderete nessun passaggio.

2. Come brevettare un'idea: i requisiti

Per poter essere brevettata un’invenzione deve avere alcuni requisiti: essa, infatti, dev’essere nuova, deve possedere attività inventiva ed avere applicabilità industriale. Vediamo insieme cosa significa ciascuna di queste caratteristiche, tutte necessarie per capire come brevettare un’idea.

Un’invenzione si considera nuova se non è ricompresa nello stato della tecnica al momento del deposito della domanda. Lo stato della tecnica comprende tutto ciò che è stato reso pubblico attraverso una descrizione scritta, orale o attraverso l’utilizzo di qualsiasi altro mezzo di divulgazione (internet, presentazione per fini educativi etc..) prima della data di deposito della domanda di brevetto.  Va ricordato che viene considerata divulgazione anche quella effettuata dallo stesso inventore. 

Perché ci sia attività inventiva è necessario che l’invenzione, al momento della presentazione della domanda, non sia ovvia o evidente per un esperto del settore di riferimento.

Per rispettare il terzo requisito, quello dell’applicabilità industriale, l’invenzione deve essere atta ad avere applicazione industriale ossia deve poter essere utilizzata in uno qualsiasi dei settori dell’industria, compreso l’agricoltura.

nuova idea ricerca di anteriorità

3. La ricerca di anteriorità dei brevetti

Proprio per assicurarsi che l’invenzione sia effettivamente nuova è sempre consigliabile, prima di presentare una domanda, effettuare una ricerca di anteriorità per i brevetti che ci consenta di verificare qual è lo stato della tecnica. Attraverso la ricerca di anteriorità, infatti, è possibile verificare se ci sono altre invenzioni simili alla nostra che sono state già brevettate, risparmiando così soldi e tempo in ricerca e sviluppo di un’idea che non potrà mai essere brevettata.

4. Come depositare un brevetto

La procedura per la presentazione di una domanda di brevetto in Italia può essere presentata, previa compilazione di un modulo, on line attraverso il portale dedicato sul sito dell’UIBM, presso una qualsiasi Camera di Commercio italiana oppure per posta raccomandata indirizzata all’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti).

La domanda dovrà contenere in distinti documenti, un riassunto dell’invenzione, la descrizione dell’invenzione, le rivendicazioni e i disegni tecnici.

deposito domanda di brevetto

5. Tempi di concessione e durata del brevetto

Con la registrazione del brevetto il suo titolare ottiene diritti esclusivi su di esso per un periodo limitato di tempo (generalmente 20 anni a partire dalla data di deposito della domanda).  Vediamo insieme quali sono le varie fasi che portano alla concessione o rifiuto della domanda e per quanto tempo vale la durata del brevetto. 

Entro il primo anno a partire dal deposito della domanda (anno di priorità) il titolare può decidere di estendere la protezione anche ad altri stati esteri conservando la data di priorità

Entro nove mesi dal deposito della domanda l’Ufficio dovrà fornire il rapporto di ricerca (in caso di brevetto italiano viene svolto dall’EPO - Ufficio Brevetti Europeo), che è volto a verificare se sussistono i presupposti della novità ed attività inventiva. 

Dopo 18 mesi dal deposito la domanda verrà pubblicata sulla gazzetta ufficiale e sarà dunque accessibile al pubblico. 

Entro 24/36 mesi dalla sua presentazione l’Ufficio concederà o rigetterà la domanda. In caso di rifiuto il titolare ha un periodo di 60 giorni per poter presentare ricorso. 

contraffazione del brevetto

6. La contraffazione di un brevetto (e come proteggersi)

Come detto in precedenza, il brevetto concede al suo titolare un diritto di esclusiva sull’invenzione. Pertanto, l’utilizzo, la produzione, la vendita e commercializzazione di un prodotto brevettato senza l’autorizzazione del suo titolare costituisce un atto di contraffazione del brevetto stesso. La contraffazione riguarda non solo i casi di identità (idee uguali) ma anche i casi nei quali vengano realizzate delle varianti o delle modifiche ad un brevetto. Ma come proteggerci nel caso in cui qualcuno stia copiando una nostra invenzione? Il consiglio è sempre quello di affidarsi a esperti del settore o, meglio, a uno studio di consulenza che disponga anche di tecnici che siano in grado di giudicare, a livello tecnico, se effettivamente sussistono i presupposti per un’azione di contraffazione.

7. Brevetto italiano, europeo e internazionale: dove registrarli?

Dato che il brevetto ha validità solo nei Paesi in cui è registrato è davvero molto importante per l’imprenditore decidere bene in quali Paesi intende utilizzare e proteggere la sua invenzione.  Come già visto in precedenza, se si vuole registrare il brevetto solo in Italia la domanda del brevetto italiano (ça va sans dire) potrà essere presentata online attraverso il portale dell’UIBM, presso qualsiasi Camera di Commercio o spedita per posta raccomandata indirizzata all’UIBM con sede in Roma.

Qualora, invece, si voglia registrare un brevetto europeo, è possibile presentare la domanda presso la EPO (Ufficio Brevetti Europeo) oppure presso l’UIBM che a sua volta la trasmetterà all’Ufficio Europeo. Le lingue ufficiali dell’Ufficio Europeo sono l’inglese, il francese ed il tedesco. Pertanto, la domanda e tutti i relativi documenti che la compongono andranno presentati in una di queste tre lingue. 

Nel caso in cui si vogliano estendere gli effetti della registrazione anche a Paesi extra europei è possibile presentare una domanda di brevetto internazionale. La procedura per la registrazione del brevetto internazionale è gestita dalla WIPO (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) e la domanda può essere presentata direttamente presso la WIPO, oppure presso la EPO o ancora presso l’UIBM.

Nel caso in cui si voglia depositare un brevetto europeo o internazionale sarà necessario compilare una serie di moduli scaricabili dai siti ufficiali dei rispettivi uffici (WIPO e EPO) ai quali allegare i documenti riguardanti la descrizione, le rivendicazioni e i disegni.

8. Le agevolazioni fiscali per chi brevetta: il patent box

Il patent box è un regime di agevolazione fiscale introdotto con la legge di stabilità N. 190/2014 e successivamente modificato nel 2016 e 2017 consistente nella detassazione dei redditi derivanti dai beni immateriali come brevetti, disegni e modelli d’utilità. Hanno diritto ad accedere a questo tipo di agevolazione tutte le aziende, ditte individuali, enti pubblici o privati che siano titolari di un reddito d’impresa che svolgano una rilevante attività di ricerca e sviluppo volta alla produzione di determinati beni immateriali. In particolare la tassazione agevolata è applicabile ai redditi derivanti dall’utilizzo diretto o indiretto di beni quali ad esempio brevetti, disegni industriali, modelli d’utilità o software protetti da copyright.

patent box brevetti percentuale

9. L'importanza della consulenza di un esperto per i brevetti

Come abbiamo visto, dunque, registrare un brevetto prevede tutta una serie di procedure e accorgimenti tecnici particolarmente complessi ed articolati. Proprio per questo motivo affidarsi a un'azienda leader nell'Intellectual Property come Jacobacci & Partners, forte di un'equipe di professionisti specializzati nei diversi settori, è sicuramente una scelta vincente, soprattutto se si considera il fatto che, nel mondo dei brevetti, commettere errori può comportare la perdita di ingenti somme di denaro che possono essere di vitale importanza per la vita di un’azienda.

 

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