16 dicembre 2025 Marchi, Food & Wine Simone Gallo

Il Rapporto ISMEA-Qualivita 2025 conferma ciò che da anni rappresenta la colonna portante del sistema agroalimentare italiano: le Indicazioni Geografiche (DOP, IGP e STG) non sono semplici certificazioni di qualità, ma asset di proprietà intellettuale, capaci di generare valore economico, culturale e sociale per i territori di riferimento e, in generale, per il nostro Paese.

Il Rapporto ISMEA-Qualivita 2025 è frutto della sinergia fra l’Osservatorio Qualivita e l’Osservatorio Ismea, con la collaborazione di Origin Italia, dei Consorzi di tutela, degli Organismi di Controllo e delle autorità pubbliche di vigilanza (ICQRF, DIQPAI).

Un sistema in crescita: numeri e dimensioni della Dop Economy

Nel 2024 il valore complessivo della Dop economy italiana ha raggiunto 20,7 miliardi di euro, segnando un +3,5% su base annua e una crescita del +25,3% rispetto al 2020.

Il comparto occupa 864.441 addetti lungo le filiere del cibo, del vino e delle bevande spiritose, con 183.823 operatori certificati e 328 Consorzi di tutela autorizzati dal Masaf.

Sul fronte dell’export, nel 2024 l’Italia supera un nuovo record: 12,3 miliardi di euro di esportazioni DOP IGP e STG, +8,2% rispetto al 2023. Un dato che conferma la centralità delle IG nei mercati internazionali e la loro capacità di valorizzare le produzioni nazionali ad alto valore aggiunto.

La leadership italiana nel panorama europeo

Con 897 prodotti IG registrati all’11 novembre 2025 – di cui 331 agroalimentari, 530 del vino e 36 spiritosi – l’Italia si conferma il primo Paese UE per numero di Indicazioni Geografiche.

Seguono Francia (775), Spagna (393) e Grecia (283): un primato non solo quantitativo ma qualitativo, alimentato da territori, conoscenze, tradizioni e sistemi produttivi difficilmente replicabili Il Rapporto evidenzia infatti come le IG rappresentino un vero ecosistema produttivo, che unisce qualità certificata, tutela normativa, capacità di aggregazione e sostenibilità.

Rapporto qualivita IG

 [Fonte dati: Elaborazione Ismea - Qualivita da fonte UE - Dati all'11.11.2025] 

Regolamento (UE) 2024/1143 per IG e DOP

Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1143, per la prima volta tutte le norme europee sulle Indicazioni Geografiche – alimenti, vini e bevande spiritose – sono state riunite in un unico testo organico. Questo nuovo quadro normativo:

  • rafforza il ruolo dei Consorzi di tutela;

  • armonizza le definizioni di evocazione e similitudine;

  • aumenta la tutela ex officio in tutta l’Unione;

  • semplifica e velocizza le procedure di registrazione;

  • consolida la protezione internazionale delle denominazioni.

Una conferma della centralità strategica delle IG non solo per il mercato, ma come strumenti di identità culturale e di promozione territoriale.

L’importanza della tutela giuridica: marchi, denominazioni, reputazione

Dai dati raccolti nel Rapporto ISMEA-Qualivita 2025 emerge un punto essenziale: in un contesto globale segnato dalla crisi del multilateralismo e dalla pressione competitiva di Paesi terzi, la protezione delle DOP e IGP è una condizione imprescindibile per garantire valore e continuità al sistema agroalimentare e vitivinicolo italiano.

Perché la tutela è fondamentale:

  1. Contrasto all’italian sounding

  2. Difesa della reputazione

  3. Tutela contro la concorrenza internazionale.

  4. Sviluppo sostenibile della filiera

Ed è proprio su questo fronte che Jacobacci & Partners – con il suo Food & Wine Desk – rappresenta un interlocutore strategico per Consorzi, produttori e imprese della filiera.

I servizi fondamentali che offriamo per la protezione delle IG

  • Sorveglianza su pubblicazioni di marchi che violano le IG, avvio di opposizioni e azioni di nullità;

  • Anticontraffazione online;

  • Deposito, prosecuzione e registrazione di marchi italiani, europei, internazionali ed esteri.

 

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