Il 5 ottobre 2023, una società francese di nome Semper Invicta SAS ha presentato una richiesta di cancellazione del noto marchio europeo di Invicta S.p.A., avviando la procedura di decadenza per mancato uso. Ecco i dettagli della battaglia legale che ne è scaturita e l’esito della disputa.
L'espressione "Invicta" ha radici profonde nella lingua latina e richiama direttamente i concetti di forza, tenacia e resistenza. Dal punto di vista etimologico, è un aggettivo femminile singolare formato dal prefisso negativo "in" (il nostro "non") e dal participio passato del verbo latino vincere, "victa". Letteralmente, il termine significa "non vinta" o "mai sconfitta", riferendosi a qualcosa o qualcuno che ha dimostrato di essere invincibile.
Questo termine dal forte potere evocativo non è sfuggito all'attenzione di figure storiche di spicco. Il filosofo Giustino, che visse nel II secolo d.C. a Nablus, utilizzò l'espressione nella sua opera Epitome. Per descrivere la migrazione del popolo dei Galli attraverso le Alpi, coniò infatti la frase "Alpium invicta iuga", ovvero "gli insormontabili gioghi delle Alpi". Questa iperbole non serviva solo a sottolineare la difficoltà del percorso, ma anche a celebrare la natura robusta, audace e combattiva di quella popolazione.
Non è un caso che un'azienda che si dedica alla produzione di articoli sportivi e da viaggio abbia scelto proprio questo nome. "Invicta" racchiude perfettamente la filosofia di un marchio che vuole rappresentare la capacità di superare ogni ostacolo, l'inalterabile resistenza di fronte alle sfide e la volontà di non arrendersi mai. Un nome che non è solo un'etichetta, ma un vero e proprio simbolo di determinazione e coraggio, valori che rispecchiano la mentalità di chi si prepara ad affrontare un'avventura o un’esplorazione.
A dispetto di quanto si possa pensare, il marchio “Invicta”, che oggi è saldamente radicato in Italia, è nato in Inghilterra nel lontano 1906. All'epoca, l'azienda si dedicava alla produzione di sacchi per la marina militare e borse in juta. Fu solo quindici anni dopo, nel 1921, che l'azienda venne acquistata da alcuni artigiani piemontesi. Sotto la loro guida, la produzione si spostò verso un nuovo segmento: gli zaini per gli sport invernali e, in particolare, l'alpinismo. Furono proprio questi artigiani torinesi a creare, nel 1933, il celebre zaino con il bastino, un modello innovativo che univa la sacca a un'intelaiatura pensata per garantire agilità e comfort agli scalatori durante le lunghe spedizioni sulle Alpi, ma anche sull'Himalaya e sulle Ande.
Negli anni Sessanta, l'azienda cambiò nuovamente proprietà, passando nelle mani degli imprenditori Giovanni, Mario e Vincenzo Garrino. Fu sotto la loro gestione che il marchio raggiunse l'apice della sua notorietà, in particolare tra gli anni Ottanta e Novanta. In questo periodo di forte espansione economica, Invicta si affermò nel settore delle borse e degli zaini per la scuola, trasformandosi in un vero e proprio oggetto di culto per gli studenti italiani. Nonostante l'acquisizione, nel 1998, di un altro storico marchio italiano del settore calzaturiero, Diadora, gli affari non andarono come sperato. L'andamento negativo degli anni successivi portò alla vendita: nel 2006, il marchio Invicta fu ceduto alla concorrente torinese Seven, e poco dopo Diadora passò a Geox.
Dopo l'acquisizione da parte della famiglia Di Stasio, il binomio Seven-Invicta ha intrapreso un percorso di notevole crescita. Questo successo ha spinto la proprietà a far entrare nel capitale del gruppo il fondo di private equity Green Arrow Capital nel 2018, con l'obiettivo di espandersi sui mercati internazionali. L'ambizione è chiara: raggiungere un fatturato globale di 150 milioni di euro entro il 2028. Per farlo, l'azienda non intende concentrarsi solo sul segmento dell'equipaggiamento per la scuola, per il quale è oltremodo famosa, ma vuole rivolgersi anche a un pubblico più maturo, tra i 20 e i 40 anni, che cerca prodotti funzionali per le attività all'aperto e l'esplorazione urbana.
La storia di Invicta è un esempio di come un marchio possa evolversi e adattarsi ai cambiamenti del mercato, mantenendo viva la sua essenza. Partita da una produzione di sacchi per la marina, è diventata un simbolo dell'avventura e della libertà per gli alpinisti, per poi trasformarsi in un'icona per intere generazioni di studenti. Oggi, il brand affronta la sua nuova sfida: quella di conquistare un pubblico adulto e contemporaneo, bilanciando la sua ricca tradizione con l'innovazione. La capacità di reinventarsi, pur restando fedele alla sua identità, sarà la chiave per scrivere un nuovo capitolo di successo e garantire che il suo spirito "invincibile" continui a ispirare nuove esplorazioni, sia in montagna che in città.
Come è comprensibile per un'azienda di tale rilevanza, Invicta S.p.A. è titolare di numerosi marchi registrati, sia in Italia che all'estero, che contengono la parola "Invicta". Tra i più rilevanti si annovera il marchio internazionale "INVICTA" (nr. 1201001), registrato anche nell'Unione Europea a partire dal 19 aprile 2018. Questa registrazione tutela una vasta gamma di prodotti e servizi, distribuiti nelle Classi di Nizza n. 9, 16, 25 e 35.
La protezione di questo marchio copre una grande varietà di prodotti e servizi, che possiamo raggruppare in alcune categorie principali per maggiore chiarezza:
Come si può notare, in questo elenco mancano alcune categorie che sono tradizionalmente associate al marchio “Invicta”, ovvero zaini, sacche, borse e articoli sportivi. In realtà, l'azienda detiene altri marchi registrati specificamente per questi prodotti, al fine di ottenere una protezione completa e mirata per il suo core business.
Il 5 ottobre 2023, una società francese di nome Semper Invicta SAS ha presentato una richiesta di cancellazione del marchio europeo di Invicta S.p.A. Il motivo di tale azione probabilmente risiedeva nel fatto che la società francese era interessata a sua volta ad utilizzare e costituire un diritto di esclusiva sulla parola "Invicta". Pertanto, l’azienda francese ipotizzava che il marchio “Invicta” della concorrente italiana non fosse stato utilizzato in modo effettivo per tutti i prodotti e i servizi oggetto di registrazione nell'Unione Europea per i cinque anni precedenti e, di conseguenza, andasse cancellato dal Registro.
La base legale di questa richiesta si trova nell'articolo 58, paragrafo 1, lettera a) del Regolamento sul Marchio dell'Unione Europea (RMUE). Questa normativa stabilisce che i diritti di un titolare di marchio possono essere revocati se il marchio, per un periodo ininterrotto di cinque anni, non ha formato oggetto di un uso effettivo nell'Unione per i prodotti o i servizi per i quali è stato registrato, e non vi sono ragioni legittime per la mancata utilizzazione.
Poiché Semper Invicta SAS ha avviato la procedura di decadenza per mancato uso, spettava a Invicta S.p.A. difendere la propria registrazione. Per farlo, doveva dimostrare di aver utilizzato effettivamente il proprio marchio per tutti i prodotti e servizi in questione all'interno del mercato dell'Unione Europea. La prova doveva riguardare il periodo che va dal 5 ottobre 2018 al 4 ottobre 2023, ovvero i cinque anni che hanno preceduto la presentazione della richiesta di cancellazione.
Per difendere il proprio marchio e dimostrarne l'uso effettivo, Invicta S.p.A. ha fornito una serie di documenti a supporto della propria posizione. Questa documentazione è stata fondamentale per provare che il marchio fosse attivamente utilizzato nel periodo contestato.
La società italiana ha, dunque, presentato una serie di documenti al fine di dimostrare dimostrare la presenza concreta del suo marchio sul mercato comunitario. Tra i documenti figurano:
Dati di vendita e fatture: L'azienda ha prodotto dati di vendita e un campione di fatture relative al periodo 2018-2023. Sebbene la maggior parte delle vendite si sia concentrata a livello nazionale, sono state incluse anche fatture a distributori con sede in altri paesi europei. Questi dati dimostrano che la circolazione del marchio non era circoscritta al solo mercato italiano, ma aveva una distribuzione più ampia all'interno dell'Unione Europea.
Materiale promozionale e aziendale: Per evidenziare le sue attività di promozione, Invicta ha presentato un'ampia raccolta di cataloghi di prodotti, comunicati stampa, articoli di giornale, pubblicità e fotografie scattate durante la partecipazione a fiere di settore. Tutto ciò ha contribuito a dimostrare l'impegno costante dell'azienda nel promuovere il proprio brand.
Marketing digitale e collaborazioni: A completamento del quadro, l'azienda ha fornito prove della sua attività online allegando screenshot dei suoi account sui social media (Instagram, Facebook) e dei siti di e-commerce, come Amazon, dove venivano venduti i prodotti marchiati “INVICTA”. Queste evidenze digitali hanno dimostrato l'ampia visibilità e la forte presenza del marchio sia nel commercio online che attraverso collaborazioni prestigiose, come quella con Dsquared2.
Dopo aver analizzato tutte le prove fornite da Invicta S.p.A., i funzionari dell'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) hanno emesso un verdetto. La loro valutazione si è basata su specifici criteri per determinare l'uso effettivo del marchio.
Gli Esaminatori hanno valutato le prove in base a questi fattori:
Nonostante gli sforzi di Invicta S.p.A., l’Ufficio ha rinvenuto alcune lacune riguardo la copertura dei prodotti e dei servizi rivendicato. In particolare, sebbene l'uso effettivo sia stato dimostrato per una buona selezione di articoli, gli Esaminatori hanno ritenuto che le prove non fossero sufficienti per salvare tutte le categorie merceologiche originariamente registrate da Invicta. Come previsto dalla legge, i diritti del titolare sono stati revocati solo per i beni e i servizi per i quali non è stato dimostrato l'uso.
Riassumiamo brevemente le categorie di beni per i quali la Divisione di Annullamento ha confermato l'uso effettivo del marchio:
Classe 9: Custodie per computer portatili, tablet e altri dispositivi elettronici.
Classe 16: Articoli di cancelleria e disegno, come astucci, raccoglitori e cartelle.
Classe 25: Articoli di abbigliamento, scarpe e copricapi, inclusi abbigliamento sportivo, pantaloni, giacche, maglioni e T-shirt.
Basandosi sull'analisi delle prove, la Divisione di Annullamento ha deciso di mantenere il marchio "Invicta" per alcune categorie di prodotti e di revocarlo per altre. In pratica, questo meccanismo è stato pensato anche per "fare pulizia" nel Registro dei marchi, lasciando spazio a chi intende usare effettivamente un nome simile o identico.
Sebbene sia stata disposta la cancellazione per una parte del marchio, il verdetto è stato comunque parzialmente favorevole a Invicta S.p.A., che ha visti confermati i suoi diritti per diverse categorie di prodotti, incluse quelle di maggiore interesse per l'azienda (tra quelle oggetto di questo specifico procedimento). Si può quindi dire che la società francese Semper Invicta SAS ha ottenuto una vittoria a metà, così come Invicta S.p.A. ha subito una sconfitta parziale.
Questa disputa legale sottolinea l'importanza cruciale di utilizzare e monitorare costantemente i propri marchi registrati. In un mercato globale sempre più competitivo, difendere i propri titoli con mosse preventive – come il mantenimento di prove sull’uso del marchio – non è un'opzione, ma una necessità. La sfida di Invicta S.p.A. dimostra come anche i marchi più celebri debbano essere attivamente protetti per non rischiare di perdere i diritti acquisiti.
La sentenza non è ancora passata in giudicato. Il 14 agosto 2025, Invicta S.p.A. ha impugnato la parte sfavorevole della decisione della Divisione di Annullamento, avviando un procedimento di appello presso la Commissione di Ricorso dell'EUIPO. Il caso verrà pertanto riesaminato e le prove discusse in un'altra sede, dove i commissari valuteranno se confermare o meno il verdetto di primo grado. Dunque, la battaglia legale per il marchio “Invicta” continua, e solo il tempo dirà se l'azienda riuscirà a dimostrare, ancora una volta, di essere "invincibile" non solo nel nome ma anche nei fatti.
Articolo di Luca Mariani per Technofashion.