Hai una start-up innovativa con un portafoglio brevettuale e ti stai chiedendo come trovare investitori interessati al tuo settore? Il Technology Investor Score dell’EPO è un report che ti aiuta a individuare le realtà più interessanti in Italia e in Europa.
Inoltre, la recente decisione di adeguatezza dell’EPO favorisce il libero scambio di dati, anche relativi ai brevetti, in linea con il GDPR.
Vediamo come le ultime novità dell’Ufficio europeo dei brevetti possono favorire le aziende innovative, con un focus sul settore farmaceutico.
La decisione di adeguatezza presa dalla Commissione europea nei confronti dell'Ufficio europeo dei brevetti (EPO) rappresenta un passo storico. Approvata il 5 marzo 2025, è la prima del suo genere per un’organizzazione sovranazionale e mira a favorire la competitività delle aziende innovative europee. L’EPO, infatti, è responsabile dell’esame delle domande e della concessione dei brevetti europei e a effetto unitario.
Questa decisione consentirà il libero scambio dei dati brevettuali, facilitando la condivisione di informazioni tra gli operatori europei senza necessità di ulteriori salvaguardie. Una misura che rafforza il dialogo tra l’Unione Europea e l’EPO, soprattutto considerando l’importanza della protezione dei dati secondo il GDPR.
Le decisioni di adeguatezza stabiliscono se un ente garantisce un livello di protezione dei dati personali equivalente a quello europeo, ai sensi del GDPR . Una volta approvate, permettono di trasferire dati quali statistiche su titolari dei brevetti, inventori, tecnologie, orientamenti giurisprudenziali, decisioni politiche, ecc. senza ulteriori misure di sicurezza aggiuntive.
La decisione nei confronti dell’EPO si aggiunge alle quindici già adottate dalla Commissione UE per vari Paesi (Andorra, Argentina, Canada, Isole Faroe, Guernsey, Israele, Isola di Man, Giappone, Jersey, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Uruguay).
E’ importante ricordare che, a differenza dell’EUIPO che si occupa di marchi e design, l’EPO non è un organo dell’Unione Europea, ma un'organizzazione sovranazionale che comprende paesi UE e non UE.
Tuttavia, per collaborare con l’Unione Europea, l’EPO deve rispettare i requisiti comunitari, in particolare in tema di protezione dei dati. Sappiamo come il regolamento GDPR sia pervasivo, perché la protezione dei dati non riguarda solo la diffusione, ma anche le modalità di conservazione e protezione. La decisione di adeguatezza rappresenta dunque una tappa molto importante verso un futuro di sempre maggiore integrazione.
Questa decisione di adeguatezza deve ora passare al vaglio dello European Data Protection Board (EDPB) e di un comitato di rappresentanti dei paesi europei prima dell’adozione finale, con possibilità di un passaggio anche dal Parlamento europeo.
Il rapporto EPO del gennaio 2025 introduce il Technology Investor Score (TIS) , una metrica che misura la propensione di un investitore a sostenere aziende che brevettano. Un TIS elevato identifica investitori più inclini a supportare realtà innovative e technology-driven.
Il TIS è un tool che raccoglie e cataloga le informazioni, le riordina e le rende più facilmente consultabili e accessibili, a disposizione anche di decision maker e start-up alla ricerca di finanziamenti.
Al pari della decisione di adeguatezza sulla protezione dei dati, questo strumento facilita la condivisione delle informazioni e rappresenta un primo passo verso il darsi una serie di regole comuni. Condividere un framework, infatti, aiuta il dialogo e aumenta la certezza degli operatori, che sanno qual è la cornice legale all'interno della quale possono muoversi.
L’indagine ha analizzato oltre 6.000 investitori europei, paragonandoli con un benchmark di realtà analoghe negli USA. In Europa, il TIS medio è più basso, segno di una minore propensione al rischio rispetto agli Stati Uniti. Tuttavia, emerge un forte coinvolgimento degli investitori pubblici nelle fasi iniziali di sviluppo delle startup.
Il rapporto dell’Ufficio europeo dei brevetti indica che l’88% degli investitori europei presenta un valore positivo del Technology Investor Score (TIS), segno che detengono nei loro portfolio almeno un’azienda che abbia depositato domande di brevetto.
I principali investitori pubblici europei includono ai primi posti per numero di investimenti la Banca europea degli investimenti (BEI), il Consiglio europeo del’Innovazione (EIC) , il fondo Venture Kick e il programma EIT Health, oltre che varie agenzie nazionali e regionali dell’innovazione, tra cui BPIFrance e Innovate UK.
I Paesi con i valori più elevati di investimento e valore delle transazioni sono Francia, Germania e Regno Unito.
Il TIS per l’Italia è pari a 0,26, che la colloca tra i paesi con TIS alto; sul territorio nazionale risultano attivi 472 investitori. Il secondo investitore dopo l’EIC è Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital, seguito da altri venture e business angels, con la Regione Lombardia in sesta posizione e Lazio Innova in decima. (fonte: EPO, Mapping investors for European innovators. Introducing the Technology Investor Score, January 2025)
Senza dubbio una delle criticità dell’Europa rispetto agli Stati Uniti è la frammentazione. Questo rende difficile raggiungere la massa critica necessaria per crescere. Se le innovazioni non hanno la forza di crescere e di “scalare”, falliscono.
Inoltre, dall’analisi condotta dall’EPO sulla tipologia di investitori attivi in Europa e dei gap esistenti con gli Stati Uniti è emerso che gli investitori pubblici europei sono maggiormente coinvolti a supporto delle fasi precoci delle ricerche condotte da start-up e imprese innovative, mentre gli investitori privati hanno una maggiore propensione a sostenere le fasi più avanzate dei progetti.
Le informazioni contenute nel rapporto EPO sono fondamentali per i decision maker, che possono così avere una visione completa del panorama innovativo europeo. Questi dati aiutano a identificare punti di forza e debolezza e a facilitare il dialogo tra istituzioni e start-up.
Per le start-up, il TIS offre indicazioni preziose, perché permette di individuare chi sono gli enti finanziatori pubblici e privati più attenti allo specifico settore d’interesse. Questo aumenta le possibilità di creare sinergie e alleanze con partner industriali e investitori attivi, anche accedendo a nuovi finanziamenti.
Segnaliamo inoltre che l'indicizzazione dei vari settori industriali e campi tecnici presi in considerazione nell’analisi dell’EPO non segua le normali regole di classificazione per famiglie internazionali di brevetti (IPF). La classificazione delle startup va più nel senso delle politiche di investimento, comprendendo ad esempio le energie pulite, l’oncologia, le tecnologie quantiche, la smart industry o le tecnologie per l’acqua.
Le filiere farmaceutica e biotech rappresentano settori ad alto potenziale di crescita, ma soffrono di un supporto finanziario inferiore rispetto agli USA. Secondo EPO, un maggiore coinvolgimento di investitori in aziende che brevettano è correlato a maggiori probabilità di exit o scale-up.
Uno dei settori che registra la maggiore crescita è quello oncologico, dove la ricerca cresce tre volte più rapidamente rispetto ad altri ambiti tecnologici. Le start-up europee superano quelle americane per numero nelle fasi iniziali, ma sono meno presenti nelle fasi avanzate, dove prevalgono le aziende statunitensi.
L’EPO ha sviluppato anche il Deep Tech Finder, un motore di ricerca che consente di individuare start-up, investitori e tecnologie emergenti, filtrando per settore, grado di maturità e area geografica. Uno strumento prezioso per orientarsi nell’ecosistema europeo e favorire la crescita di nuove realtà.
Il rapporto EPO evidenzia come la protezione brevettuale sia considerata un indicatore chiave di fiducia e potenzialità. Tra i dati, viene considerato anche lo stato della protezione brevettuale, ad esempio se il brevetto è stato depositato o anche concesso.
Questo conferma che anche l’Ufficio europeo dei brevetti ritiene essenziale che sia presente una protezione brevettuale nel percorso di sviluppo di una tecnologia. Sembra quasi di leggere nel rapporto: “Se non ci credi tu nella tua innovazione, non ci credo neanch’io; viceversa, se ci credi tu, ci credo anche io”. È un’asticella che l’EPO ha posto per alzare il livello, la consapevolezza e la qualità della ricerca che si vuole promuovere grazie a questo strumento.
La combinazione tra decisione di adeguatezza e TIS rappresenta un’opportunità unica per le start-up europee. Vuoi capire come sfruttare questi strumenti per far crescere la tua innovazione? Scopri i servizi del nostro start-up Desk , nato per tutelare la Proprietà Intellettuale delle aziende più giovani e dinamiche.
Elaborazione a partire da un’intervista rilasciata da Valeria Croce, patent attorney presso la sede di Milano della Jacobacci & Partners, pubblicata nella sua versione originale sulla rivista NCF - Notiziario Chimico Farmaceutico.
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