Già erogati più della metà dei fondi

Il Voucher 3I (Investire in Innovazione) è stato introdotto con la finalità di sostenere le start up innovative nei percorsi di brevettazione, con una dotazione complessiva per il triennio 2019-2021 di 19,5 milioni di Euro.Recentemente, il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che al 31 gennaio 2021 sono state presentate 3.020 richieste di voucher e ne sono stati concessi 2.501 per un valore complessivo pari ad euro 10,3 milioni dei 19,5 milioni stanziati. Ciò significa che in meno di 7 mesi dall’apertura dell’agevolazione, già più della metà dei fondi stanziati sono stati utilizzati, decretando, quindi, un chiaro successo della misura.

Investire in proprietà intellettuale per superare l’emergenza

In effetti, il successo della misura è facilmente spiegabile dall’estrema necessità delle start-up di tutelare le proprie soluzioni innovative, soprattutto in un periodo di difficoltà globale dei mercati. In particolar modo per le start-up, è proprio questo il momento di porre maggiore attenzione agli asset immateriali della propria azienda, in quanto, paradossalmente, più robusti agli stravolgimenti.
In questo contesto, i diritti di proprietà intellettuale diventano il rifugio più sicuro per le soluzioni innovative che, più avanti nel tempo, consentiranno di superare i momenti di difficoltà. In altre parole, se la perdita di fatturato immediato per la mancata vendita o per la difficoltà di trovare clienti interessati può essere causata da una pandemia, al contrario, una tecnologia brevettata rimane brevettata indipendentemente da qualsivoglia avvenimento esterno, e potrà rivelarsi estremamente utile una volta superata l’emergenza.
In questo contesto, il Voucher 3I diviene un’agevolazione estremamente utile per mettere al riparo le innovazioni tecnologiche su cui si basa la start-up e che le consentiranno di avere un vantaggio competitivo nel prossimo futuro.

Voucher 3I – come funziona

Con il Voucher 3I si sostengono le start-up innovative:

  • nella fase di verifica in merito alla brevettabilità della propria invenzione (Servizio A)
  • nel deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Servizio B)
  • nell’eventuale estensione di un brevetto nazionale all’estero (Servizio C).

Per ciascuna tipologia di servizio è stato previsto un importo fisso dell’agevolazione: Servizio A, euro 2.000,00 + IVA – Servizio B, euro 4.000,00 + IVA - Servizio C, euro 6.000,00 + IVA.

La misura agevolativa è attuata tramite un soggetto gestore (Invitalia) al quale devono essere presentate le domande di agevolazione e che provvede all’esame istruttorio delle stesse, alla concessione dei Voucher e poi al pagamento dei corrispettivi ai consulenti e agli avvocati che hanno fornito il servizio connesso al Voucher e che devono necessariamente essere inseriti in un apposito elenco di consulenti approvati.

Ciascuna start up può presentare al massimo tre richieste per ciascuna tipologia di servizio, in relazione a 3 invenzioni differenti, per un massimo, quindi, di 9 richieste entro i 12 mesi dalla presentazione della prima richiesta.

Maggiori informazioni sono consultabili sul sito dell’ente gestore del Voucher 3I, Invitalia.

Trova un consulente per aderire al Voucher 3I

I professionisti della Jacobacci & Partners sono inseriti nell’elenco dei consulenti approvati, appartenenti all’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale, fornitori del servizio Voucher 3I.
Per maggiori informazioni, contattami direttamente, ti metteremo in contatto con il consulente brevetti più adatto alle tue esigenze.

In merito alle diverse opportunità previste per le start-up, ti invitiamo anche a guardare la registrazione del webinar "Start-up 2020: nuove opportunità per l'innovazione".

 

Autore: Danilo De Lorenzo 

Contatta Danilo De Lorenzo per maggiori informazioni sul voucher 3I