Miriam Mangieri, dialoga con Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria in merito all'importanza della protezione della DOC e DOCG a livello nazionale ed internazionale, spiegando le azioni che sono state attivate nel corso dei più di 10 anni di collaborazione insieme.
L'intervista
Miriam Mangieri: Oggi ci troviamo a Manduria, culla del noto vino Primitivo di Manduria, e avremo il piacere di visitare il Consorzio di Tutela Primitivo di Manduria e di dialogare con il suo Presidente: l’avvocato Novella Pastorelli.
Il Consorzio è nato nel 1998 e nel 2002 ha ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali il compito di occuparsi della tutela, promozione, valorizzazione, informazione al consumatore e cura degli interessi generali del Consorzio. Ma non è possibile parlare del Consorzio senza menzionare la storia, le origini e le qualità di questo noto vino, e quello che è il territorio nel quale vengono coltivati i suoi vitigni. Lasciamo dunque la parola al Presidente, l’avvocato Novella Pastorelli, che ci darà un po’ di cenni storici.
Novella Pastorelli: Oggi ci troviamo a degustare dei fantastici Primitivi di Manduria nelle tre declinazioni che sono: il Primitivo di Manduria DOC, Primitivo di Manduria Riserva, Primitivo di Manduria Dolce Naturale.
Il primitivo di Manduria è coltivato nei 18 comuni dell’Areale Primitivo di Manduria. Si trovano dislocati 3 nella provincia di Brindisi e 15 nella provincia di Taranto. Ogni territorio e ogni Comune ha una peculiarità, dovuta sicuramente al terroir. Troveremo in questo caso dei Primitivi di Manduria più sapidi, quelli che vengono coltivati negli impianti che si trovano a ridosso del mare, e troveremo dei Primitivi di Manduria più intensi e sicuramente più corposi, quelli che vengono coltivati invece nell’entroterra.
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria svolge una funzione fondamentale, sia dal punto di vista della tutela che della vigilanza, ma anche nel predisporre tutti quelli che sono gli eventi, workshop e situazioni che formano il mercato. È necessario che il Consorzio riesca ad intercettare quelle che sono le necessità delle stesse aziende e quindi a sviluppare dei focus nei mercati nazionali ed internazionali.
Miriam Mangieri: Il 30 ottobre 1974 è una data molto importante.
Novella Pastorelli: Segna il riconoscimento da parte del Ministero della nostra DOC. Quest’anno si festeggiano i cinquant’anni della nostra DOC Primitivo di Manduria.
Dietro a una denominazione vi sono esattamente 2000 viticoltori, 64 aziende di trasformazione e 154 aziende di imbottigliamento, che lavorano coese al fine di portare all’interno di un calice di Primitivo di Manduria, la ricchezza endogena del suo vitigno, la varietà di clima tra mare e terra, la sostenibilità e la certificazione, un focus fondamentale voluto da questo Consiglio di Amministrazione. Quest’ultimo, dal 1° gennaio del 2023, ha voluto l’introduzione della fascetta di Stato che è indice di tracciabilità ed è indice di autenticità di quel prodotto. Quindi il consumatore sarà assolutamente certo che all’interno di quella bottiglia troverà un Primitivo di Manduria eccellente.
Miriam Mangieri: Recentemente c’è stata una riforma normativa in materia di vini, la quale ha portato nuove competenze ai Consorzi. Giusto? E, tra l’altro, lo sviluppo di un particolare settore. Ce ne può parlare?
Novella Pastorelli: Accanto alle funzioni normali già svolte e riconosciute dal MASAF ai Consorzi di Tutela, che sono la promozione e la valorizzazione, la vigilanza e la tutela stessa, se ne aggiungono altre come
rafforzamento di quelli che sono le protezioni online dei marchi a tutela DOC, sicuramente una maggiore attenzione a quelli che sono i mercati esteri, ma soprattutto vista la grande importanza che l’enoturismo può avere per la nostra economia e per il nostro sociale, dobbiamo formare gli operatori che devono andare a parlare del vino, a comunicare il vino.
È fondamentale creare un rapporto con la natura e con il territorio per l’enoturista. Dietro un’etichetta c’è sempre un produttore e l’enoturista vuole conoscere la storia di quel produttore, vuole conoscere la storia della sua azienda, della sua famiglia.
Miriam Mangieri: Noi di Jacobacci assistiamo il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria dal 2013 e durante questi anni abbiamo avuto il piacere di supportare e assistere il Consorzio in tante iniziative volte a tutelare la DOP, permettendogli quindi di svolgere al meglio quello che è l’incarico tutela che gli è stato attribuito dal Ministero.
Nello specifico, tramite la nostra assistenza, il Consorzio riesce a monitorare i registri marchi a livello mondiale, potendo così individuare e bloccare tempestivamente tentativi di contraffazione. Si tratta dunque di ipotesi nelle quali vengano depositati marchi che siano evocativi della DOP o comunque lesivi della stessa. Nello specifico la nostra attività si sostanzia: nell’inviare diffide o nel presentare osservazioni di terzi. Quest’ultimo è uno strumento molto utile che ci permette di portare a conoscenza dell’Ufficio Marchi il fatto che vi sia un impedimento assoluto alla registrazione che nel caso di specie si configura quando il marchio contenga una parte della DOP, sia evocativo della stessa e quindi sia in violazione della normativa di settore.
Quando questi strumenti non sono sufficienti a bloccare la registrazione del marchio lesivo della DOP, interveniamo tramite il deposito di opposizioni. L’opposizione è un procedimento di natura amministrativa che ci permette di bloccare la registrazione del marchio. Il suo fine ultimo è infatti il rigetto della domanda che sia lesiva, in questo caso della DOP Primitivo di Manduria. Sono molti i procedimenti avviati e portati avanti per conto del Consorzio in questo decennio e che hanno portato a tanti successi in Italia e all’estero. Attualmente sono molti i casi pendenti e riguardano i più svariati territori, quindi abbiamo casi pendenti in Cina, in Sudamerica, in Vietnam.
Novella Pastorelli: La collaborazione con Jacobacci è fondamentale. Negli ultimi 10 anni il Consorzio di Tutela, e quindi le aziende del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, hanno venduto sopra i mercati e hanno imbottigliato quasi 30 milioni di bottiglie in un anno. Questo ha attirato l’attenzione dei contraffattori, i quali hanno evidentemente riconosciuto un’appeal particolare nei confronti del Primitivo di Manduria. Il Consorzio di Tutela riesce a identificare questi contraffattori del marchio attraverso anche un lavoro svolto dai nostri agenti vigilatori, che, peraltro, si muovono sull’intero territorio nazionale ed internazionale, andando alla ricerca di quelle che sono le etichette contraffatte.
Questo è un lavoro in più, che si aggiunge a quello che fa Jacobacci, ed è fondamentale per la garanzia del consumatore finale.
Miriam Mangieri: È altresì molto importante rafforzare la tutela di cui già si gode tramite nuove strategie di deposito. Il Consorzio è titolare di diversi marchi ed è in corso un progetto di deposito di un nuovo marchio collettivo che andrà a coprire vasti territori. Si tratta quindi di una strategia molto importante che permetterà al Consorzio di intervenire tempestivamente e tutelare gli interessi legati alla DOP in molti territori esteri.
Speriamo dunque di poter proseguire insieme questo percorso e di poter accompagnare con i nostri servizi il Consorzio a tutela della DOP e del Made in Italy, celebrando nuovi traguardi e nuovi successi insieme.
Novella Pastorelli: Nuove vittorie per il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria!