5 dicembre 2024 Jwho Jacobacci & Partners

Nadia Gualeni, Partner e Italian and European Patent Attorney di Jacobacci & Partners, dialoga con Marco Gramola, Global IP e Business Development Director del Gruppo Guala Dispensing entrando nel mondo del packaging rigido per scoprire come la ricerca continua di nuove soluzioni tecniche vada di pari passo con una strategia manageriale di tutela e valorizzazione della proprietà industriale.

L'intervista

Nadia Gualeni: Il primo nucleo operativo del Gruppo Guala nasce nel 1954, quando il cavalier Angelo Guala crea ad Alessandria una piccola azienda per lo sfruttamento industriale delle nuove materie plastiche. Fin dagli inizi, l’azienda si è preoccupata di proteggere le proprie soluzioni innovative con la proprietà industriale, e sono infatti numerosi i brevetti relativi a sistemi di chiusura per bottiglie risalenti già agli anni ‘60. E proprio questa attenzione all’innovazione ed alla proprietà intellettuale ha contribuito allo sviluppo del Gruppo Guala, che si articola oggi in Guala Pack Group, specializzato in imballaggi flessibili, e Guala Dispensing Group, di cui fa parte la Bisio Progetti, specializzato in imballaggi rigidi.

Oggi, insieme a Marco Gramola, Direttore IP del Gruppo Guala Dispensing, entreremo nel mondo del packaging rigido per scoprire insieme come la ricerca continua di nuove soluzioni tecniche vada di pari passo con una strategia manageriale della proprietà intellettuale.

Marco Gramola: Grazie Nadia. Ad oggi l’intero Gruppo sviluppa un fatturato che supera i 600 milioni di euro e impegna un numero di persone intorno ai 4.000. Per quanto riguarda la Guala Dispensing, che ha una specializzazione nello stampaggio ad iniezione della plastica, l’offerta commerciale si articola in tre divisioni di prodotto:

  • Divisione Home & Care, che produce dispositivi per la nebulizzazione a grilletto, utilizzati per la detergenza, e dispenser per dentifricio;
  • Divisione Food, che produce le capsule per il caffè e i solubili compatibili;
  • Divisione Pharma che, oltre alle fiale monodose utilizzate principalmente in campo oftalmico, produce componenti e prodotti in campo medicale.

Tutto questo viene realizzato in cinque stabilimenti nel mondo per garantire una presenza multinazionale. Per quanto riguarda i nebulizzatori a grilletto, li trovate tipicamente sugli scaffali dei supermercati, abbinati ai principali brand del settore. Per quanto riguarda le capsule del caffè, compatibili con le principali piattaforme, siamo leader in Europa per quantità di prodotti e numero due nel mondo. Il numero di capsule prodotto supera i 2,7 miliardi di pezzi all’anno.

Per noi la Ricerca e Sviluppo è punto fondante della strategia e del successo dell’azienda. Infatti, impegna il 9% delle persone totali impiegate e gli investimenti cubano per il 5% del fatturato. Uno dei punti di forza, che ci ha consentito di raggiungere questi obiettivi, è sicuramente un gruppo R&D numeroso, motivato e con il giusto mix fra le persone di provata esperienza e giovani talenti, per stimolare la creatività. A questo si aggiunge la disponibilità di un’officina interna per la produzione degli stampi e laboratori tecnici all’avanguardia dotati delle più moderne attrezzature, usati per le attività di testing, nella fase di sviluppo dei nuovi prodotti, e le necessarie verifiche qualitative.

Marco Gramola: Anche dal punto di vista del processo produttivo sono state impiegate le più moderne tecnologie, con una forte spinta all’automazione, al servizio della produttività e della qualità dei prodotti.

Tutto questo trova un partner sinergico nella Jacobacci & Partners, con il quale vantiamo una collaborazione di lunga data.

Nadia Gualeni: Grazie Marco per la fiducia che riponete in noi. Devo dire che i settori merceologici da voi presidiati sono molto affollati e popolati da player di grandi dimensioni, anche piuttosto agguerriti, e devo dire giustamente, a difesa della loro proprietà industriale. È quindi essenziale l’analisi del portafoglio titoli dei concorrenti, fin dalle fasi iniziali della Ricerca e Sviluppo, per poter indirizzare il reparto R&D sugli ostacoli di cui tenere conto e le aree libere in cui concentrare gli sforzi.

Marco Gramola: Assolutamente. La ricerca documentale e le analisi di libera attuazione fanno ormai parte indissolubile della nostra procedura di sviluppo prodotto. Inoltre, la riduzione della quantità di plastica, l’uso di materiali riciclati, la riciclabilità dei prodotti a fine vita, sono sempre di più richieste dai nostri clienti, in un’ottica di sostenibilità e considerando che i nostri prodotti sono fatti di plastica.

Per fare qualche esempio, abbiamo recentemente lanciato una nuova piattaforma che si chiama ATOM-Z, per quanto riguarda gli spruzzatori per detergenza, che è realizzata con tutti i componenti dello stesso materiale. Questo a tutto vantaggio della riciclabilità a fine vita.

Nel campo delle capsule, già da molti anni produciamo le stesse in materiale compostabile, dando quindi la possibilità di conferirle, dopo l’utilizzo, nella frazione organica, con tutto vantaggio per la sostenibilità aziendale.

Nadia Gualeni: E uno degli obiettivi della Jacobacci è proprio aiutare l’azienda nel valorizzare di tutti questi sforzi in Ricerca e Sviluppo. Non solo per l’ottenimento della concessione dei brevetti, ma anche al fine di avere titoli forti e ben difendibili, che fungano da deterrente nei confronti dei concorrenti e che siano uno scudo efficace a difesa delle invenzioni proprietarie.

Giusto per dare un paio di numeri, il Gruppo Guala Dispensing vanta un portafoglio titoli esteso a livello internazionale, con più di 500 design ed un centinaio di famiglie brevettuali, oltre che marchi di azienda e di prodotto. Proprio questa attenzione del Gruppo Guala Dispensing nei confronti della proprietà intellettuale ha permesso di costruire un portafoglio titoli a “tutto tondo”, a protezione di ben trent’anni di storia nel packaging. Ci auguriamo che questa collaborazione prosegua negli anni

Marco Gramola: Certamente, le sfide non mancano.

Nadia Gualeni: Allora mettiamoci al lavoro!

Marco Gramola: Ma prima un buon caffè…in capsula!