Finalmente possiamo concentrarci sullo strumento di Proprietà Industriale dedicato alla protezione del design: il design! Conosciuto anche come "modello ornamentale", come già saprà chi ci ha letto lo scorso mese, protegge l’aspetto, le forme, i contorni, i colori o struttura superficiale che contraddistinguono un prodotto. 

Il "design" è uno strumento solo apparentemente banale da gestire; le sue numerose sfaccettature e la normativa dei vari Paesi, ancora ben lontana dall'uniformarsi, richiedono, infatti, attente valutazioni procedurali, strategiche e sostanziali.

Ad esempio, una pre-divulgazione consente la registrazione solo in alcuni Paesi, come la Comunità Europea e gli USA, mentre ciò non è possibile secondo la normativa cinese. La protezione di un dettaglio, o di un particolare, può essere più facile in alcuni Paesi, perché in altri si può procedere solo per il prodotto intero. Ancora, tutelare intere collezioni può essere affrontato, anche con un impegno economico contenuto, laddove esiste il cosiddetto "modello multiplo", che consente di raggruppare gli articoli di una stessa classificazione (detta ‘di Locarno’) in un'unica pratica.

Tenuto conto, poi, della vita di un prodotto, si può decidere di sfruttare, in certe condizioni, quella che la Comunità Europea norma come protezione del design non registrato. Dal punto di vista pratico, per il deposito di un design si forniscono le ‘viste’ del prodotto (fronte, resto, alto, basso, lato dx, lato sx e prospettica). Proprio perché è uno strumento concreto di tutela dell’IP, il design è esaminato dagli Uffici competenti con modalità più o meno severe. Bisogna, infatti, accertarsi che le immagini fornite siano fra di loro in assoluta coerenza (cosa non del tutto immediata a farsi).

Nell'impostare una buona strategia, ci si dovrebbe focalizzare sugli elementi maggiormente distintivi del design, quindi evitando di introdurre elementi che potrebbero limitarne la protezione. Tanto per intenderci, per proteggere una maniglia, si può piuttosto serenamente omettere di rappresentare il mobile tutto intorno, come un bravo consulente potrebbe suggerire. Anche i colori costituiscono, talvolta, una caratteristica sulla quale può valere la pena spendere qualche riflessione. Certo, il design, come ogni strumento IP ha dei limiti, ma presenta grandi potenzialità e offre oggi importanti vantaggi fiscali (primo fra tutti, il Patent Box per il design registrato).

Naturalmente, oltre alla tutela dei propri design, bisogna pensare anche a non violare quelli di altri, per i quali si possono effettuare verifiche apposite. Se si sfogliano, infatti, i modelli comunitari depositati presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO o, fino a pochi anni fa, UAMI) si trova di tutto: tessuti, mobili, vasi, lampade, bottiglie per liquori, accessori, boccette di profumo, diamanti e pure formaggi. Dopotutto… il design è design!