Il volume delle merci contraffatte vendute online è stimato in oltre 500 miliardi di dollari all’anno e un prodotto ogni 7 venduti online è contraffatto. Si tratta di un fenomeno allarmante e in continua crescita. Che può essere combattuto con l’intelligenza artificiale. È a tutti noto come Internet costituisca, da un lato, una grande opportunità per sviluppare il proprio business, ma, dall’altro, un altrettanto grande minaccia che mette a repentaglio i vantaggi competitivi delle aziende.
Infatti, gli stessi tratti del web che favoriscono il commercio legittimo finiscono per essere preziosi anche alla filiera della contraffazione.

In particolare, secondo uno studio Indicam, i tratti maggiormente responsabili del suo uso distorto sono l’anonimità dell’offerta o la facilità di simularne l’autenticità, la possibilità di scegliere tra un’amplissima tipologia di punti vendita virtuali, la sicurezza delle transazioni sia sul lato economico, sia su quello distributivo - logistico; infatti le maglie della rete sono, di solito, sufficientemente larghe da lasciar passare le piccole spedizioni che interessano i consumatori finali.

I numeri della contraffazione online nel mondo sono notevoli e in continua crescita. Il volume delle merci contraffatte vendute nel mondo è stimato in oltre 500 miliardi di dollari all’anno; la merce contraffatta venduta online nel mondo è pari a 1 prodotto ogni 7 prodotti genuini; i danni dovuti alla pirateria digitale nel mondo sono stimati in oltre 85 miliardi di dollari annuali.
Tra i prodotti maggiormente contraffatti attraverso Internet figurano i prodotti elettronici, dispositivi di telecomunicazioni, e loro pezzi di ricambio.

La contraffazione di prodotti elettronici rappresenta oltre il 25% del totale dei  prodotti contraffatti nel mondo. Soltanto in Italia, secondo i rapporti del Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico, ad oggi la contraffazione di prodotti elettronici ha un mercato che vale oltre 1,5 miliardi di euro.
Il problema è talmente importante e sentito che oltre il 98% delle grandi aziende nel mondo, in tutti i settori, sente oggi la necessità di implementare una strategia di protezione online per i propri marchi e prodotti.
Gli obiettivi che tale strategia di protezione online si prefigge e, in molti casi, permette di raggiungere, sono molteplici, tra cui preservare l’integrità del marchio e della proprietà intellettuale, preservare l’efficacia degli investimenti nel marketing, tutelare la reputazione online del marchio, ridurre le perdite di fatturato dovute alla contraffazione online, tutelare la fiducia del consumatore, evitare lo sviamento sleale della clientela.
Ma in che cosa consistono le strategie di protezione online?
Se, da una parte, le nuove tecnologie informatiche permettono ai contraffattori di vendere sempre più facilmente attraverso il web, dall’altra tali tecnologie, ed in particolare i software basati sull’intelligenza artificiale, consentono di monitorare il web e di individuare automaticamente ogni abuso, inclusa la contraffazione di prodotti.

Negli ultimi anni sono nate quindi società specializzate nell’offrire servizi di anticontraffazione online che, in sostanza, operano con la seguente metodologia: rilevazione delle infrazioni nel web; analisi e catalogazione delle informazioni; risoluzione delle problematiche, attraverso una segnalazione automatica degli abusi convalidati per eliminare o minimizzare le attività illecite, secondo le leggi in vigore.
È chiaro che l’individuazione, ma soprattutto la rimozione dell’abuso, richiedono la presenza di un team che, oltre agli esperti informatici, possa contare sul supporto di consulenti in tutela delle proprietà industriale e in diritto internazionale sulla rete Internet.

In particolare, è innanzitutto bene precisare che, affinchè un’attività di vendita online non autorizzata venga considerata illecita e possa poi essere efficacemente rimossa, è necessario che vi sia una violazione di diritti di proprietà intellettuale in capo all’azienda che vuole contrastare la contraffazione online.
Alla base della strategia di repressione dell’attività illecita dovrebbe quindi esserci una strategia di tutela degli asset immateriali dell’azienda, che si poggia in primo luogo su diritti di proprietà industriale registrati.
Ricordiamo che tali diritti consistono in: marchi registrati, che tutelano i segni distintivi dell’azienda o dei prodotti o servizi dell’azienda; brevetti di invenzione industriale o per modello di utilità, che proteggono aspetti tecnici di un prodotto o procedimento; disegni o modelli registrati, che tutelano l’aspetto estetico di un prodotto o di una sua parte, comprese le interfacce grafiche utente.
Accanto a queste privative industriali registrate, vi sono altri diritti di proprietà intellettuale che non richiedono necessariamente una registrazione e che possono comunque essere utilizzati come base legale per rimuovere un abuso individuato sul web.

Tali diritti non registrati sono: il diritto d’autore, o copyright, che tutela le opere dell’ingegno, inclusi i software; i segreti industriali, o knowhow; i disegni o modelli non registrati, che risultano comunque protetti nell’Unione Europea per un periodo di tre anni dalla loro prima divulgazione; segni distintivi non registrati (marchi, nomi a dominio, ecc., ma solo se hanno acquisito notorietà ultralocale). Infine, attività di vendita online possono essere considerate illecite se rientrano negli atti di concorrenza sleale, ovvero, in particolare, se chi li compie “usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o con i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente” (Art.2958, c.1 del Codice Civile).
Ciò premesso, vediamo più in dettaglio come si può contrastare la contraffazione online, portando l’esempio di un fornitore di questo servizio e l’esperienza di un’azienda che se ne sta avvalendo.

Una società che offre un servizio di anticontraffazione online particolarmente innovativo ed efficace è la società italiana Griffeshield srl. La sua piattaforma software si basa su un motore di intelligenza artificiale che utilizza diverse tecnologie proprietarie come il confronto immagini e l’analisi semantica per individuare i contenuti abusivi e i prodotti contraffatti nelle miliardi di pagine Internet presenti in tutto il mondo e in tutti i canali web come siti Internet, marketplaces, social networks e APP.
La velocità del sistema è garantita dal supercomputer Ishtar II su cui gira la piattaforma.

Se la procedura tradizionale di contrasto della contraffazione online comporta il coinvolgimento di uno studio legale, a volte anche in collaborazione con uno studio legale estero domiciliato nel Paese dove si ritiene risieda il contraffattore, che esamina ogni singolo atto illecito e quindi prepara ed invia una lettera di diffida, spesso diretta a più soggetti della catena di contraffazione, con costi anche di diverse migliaia di euro, utilizzando la piattaforma informatico/legale di Griffeshield la rimozione degli abusi viene eseguita automaticamente tramite il motore di intelligenza artificiale.
Per ogni abuso il motore cerca i dettagli di contatto di tutti i soggetti coinvolti (proprietari, providers, piattaforme, team legali) ed elabora un protocollo di reporting in lingua, includendo i titoli di Proprietà Intellettuale richiesti, la prova degli abusi, i dati tecnici, la descrizione degli abusi, le leggi violate, e il know how specifico relativo al caso.

Invia inoltre segnalazioni a motori di ricerca, organizzazioni di controllo di Internet, polizia su Internet, sistemi di carte di credito. A seconda del risultato della segnalazione, il sistema procede con tecniche diverse per massimizzare i risultati.

Ad esempio, se un sito Web rimosso dal sistema viene poi spostato (cambia provider), la piattaforma lo segue automaticamente e lo rimuoverà di nuovo.

O se un provider Internet non collabora, si utilizzano tecniche (anche a livelli più alti nella rete) per dimostrare la malafede e intraprendere azioni.

Grazie a tale sistema automatizzato, il costo per ogni rimozione è di pochi euro. Inoltre l’azienda può delegare al fornitore del servizio quasi tutta l’attività di protezione online e concentrare le proprie risorse sulla gestione dei problemi ad alto livello. La piattaforma software permette di seguire e controllare i processi di monitoraggio/ analisi/rimozione degli abusi Internet in modo semplificato anche da figure in azienda che non hanno specifiche competenze informatiche o legali.

Tra i prodotti elettronici più copiati ci sono certamente quelli della telefonia e dell’informatica, elettrodomestici, telecomandi, apparecchi per la domotica, e molti altri.
Una delle più grandi realtà al mondo nel settore dell’home automation, home security e smart home, l’azienda multinazionale Nice, sta utilizzando la soluzione Griffeshield con grande soddisfazione per contrastare il fenomeno della contraffazione online dei suoi prodotti, in particolare dei trasmettitori per controllare le automazioni.

La distribuzione geografica delle minacce riguarda quasi tutto il mondo e non solo la Cina, che comunque rimane il Paese di provenienza della maggior parte della contraffazione.
Quando il contraffattore del prodotto utilizza il marchio registrato dell’azienda, il gestore del marketplace solitamente chiude immediatamente la pagina web non appena riceve la segnalazione da Griffeshield.
Tuttavia, i contraffattori utilizzano anche strategie più sofisticate.

Ad esempio, propongono prodotti simili o anche identici all’originale, ma senza marchio dell’azienda o con un brand diverso. In questi casi è molto vantaggioso poter utilizzare lo strumento legale del disegno registrato per far rimuovere in modo rapido la pagina web abusiva.
Per esempio in una pagina web del marketplace Alibaba veniva venduto un trasmettitore uguale all’originale, ma senza il logo dell’azienda produttrice.

In questo caso, è stato possibile individuare la contaffazione grazie all’algoritmo di confronto immagini della piattaforma, che riesce a rilevare oggetti identici o simili attraverso il loro design, sorpassando i limiti della ricerca per keywords tipica dei motori di ricerca e delle piattaforme di commercio elettronico.

L’algoritmo di confronto immagini si basa su confronti geometrici tra immagini di prodotti vettorializzate e confronti sulle loro texture. Un vettore immagini già riconosciute aiuta poi il sistema a migliorare la rilevazione del falso.
Una volta rilevata la contraffazione, grazie al diritto di esclusiva fornito dalla registrazione del design del trasmettitore è stato possibile far chiudere immediatamente le pagine web.
Nei primi 6 mesi di servizio è stata ridotta la contraffazione online dei prodotti del 68% su scala globale con un controvalore di mercato di alcuni milioni di euro/anno. Sono state chiuse 3100 pagine web.

Inoltre la piattaforma di Griffeshield permette di individuare non soltanto le contraffazioni, ma anche le vendite non autorizzate di prodotti originali.

Le aziende che si sono dotate di servizi anticontraffazione come quello di Griffeshield hanno un indubbio vantaggio sul mercato perché la protezione su Internet che ottengono determina in maniera indiretta un recupero di fatturato e di immagine verso i clienti e consumatori finali, oltre che valorizzare in modo efficace i propri diritti di proprietà industriale e intellettuale.

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