Per azioni a contrasto dell’uso di marchi simili da parte di terzi nel mondo intendiamo tutta l’attività di anti-contraffazione che noi di Jacobacci & Partners svolgiamo da sempre. Vi sono, infatti, diversi strumenti efficaci per la lotta alla contraffazione, dalla diffida extragiudiziale, ovvero la notifica al contraffattore, alle misure cautelari per far cessare l’attività prima che inizi il giudizio di merito. Si può poi procedere con una vera e propria azione giudiziaria civile o penale, volta a richiedere un risarcimento del danno, fino alla richiesta di intervento doganale, finalizzata a bloccare l’ingresso delle merci contraffatte all’interno dell’Unione Europea.
Intervenire in maniera sistematica e continuativa reagendo alle segnalazioni in maniera compatta significa ottimizzare le proprie risorse e, soprattutto, affrontare la questione alla radice. Non a caso, da anni, noi di Jacobacci & Partners abbiamo sviluppato sui mercati più a rischio – dall'Asia all'America Latina, passando per l'Italia – programmi complessi di sorveglianza tramite investigatori, contatti con le forze dell'ordine e azioni mirate.
Per svolgere operazioni anti-contraffazione in paesi come la Cina, per esempio, proponiamo pacchetti che, partendo da un costo annuale prefissato, allocano al meglio le risorse stabilendo in anticipo quali tipi di contraffazione si intende colpire. Infine, mettiamo a disposizione dei clienti l'esperienza dei nostri partner e associati nella corretta individuazione e valutazione delle tecnologie di sicurezza, volte all’identificazione e alla tracciabilità dei prodotti originali, che costituiscono un determinante fattore di successo nella lotta alla contraffazione.
Non agire con azioni mirate e sistematiche atte a contrastare l’uso di marchi simili da parte di terzi nel mondo significa esporsi in maniera grave ai rischi derivanti dal commercio di prodotti contraffatti. Attività, questa, che costituisce oggi uno dei più rilevanti fenomeni criminali con cui deve confrontarsi l’industria: ogni anno, infatti, le aziende titolari di marchi perdono centinaia di milioni di euro e migliaia di posti di lavoro a causa della minaccia globale costituita dai “falsi”.